http://blog.ilgiornale.it/greco/2015/07/31/monti-ha-salvato-il-paese/#
in cui si spiega come prima del governo Monti stessimo tutti quanti meglio. Non solo, l'autore si lancia in un perentorio: "L'Italia a un passo dal default è una gigantesca fregnaccia"
Io adesso vorrei chiedere all'autore dell'articolo: qual è il messaggio che vuole dare? Che prima che arrivasse Monti le cose andavano benissimo? Che è stato l'euro a rovinarci? NO! La rovina è stato vivere per anni sui soldi prestati, e non c'è nessun complotto: se io continuo impunemente a indebitarmi e non faccio nulla per sanare il mio bilancio, i creditori hanno tutto il diritto di pretendere tassi d'interesse più alti per i soldi prestati, è inevitabile.
POI è ovvio che dopo una cura come quella di Monti l'economia vada in recessione, ma a chi diamo la colpa, a Monti che ha cercato di sanare il bilancio o di chi ha governato allegramente nei 30 anni precedenti? Faccio un esempio pratico: un uomo goloso mangia dolci per 30 anni tutti i giorni a colazione, pranzo e cena, è sempre in cerca di "zuccheri facili" diciamo. Dopo 30 anni di questa dieta gli viene il diabete. Il dottore gli prescrive di rinunciare ai dolci più iniezioni giornaliere d'insulina. Essendo goloso la cosa gli pesa ma, visto che sta male, sulle prime accetta la nuova dieta. Dopo un po' di tempo, gli viene nuovamente voglia di dolci e così pensa: "Questo dottore è stato la mia rovina, stavo meglio quando mangiavo i dolci e non dovevo fare le punture!". Ma perché oggi non può mangiare i dolci? Perché glielo ha detto il dottore, oppure perché la sua dieta troppo "golosa" lo ha fatto ammalare? Ovviamente la risposta giusta è la seconda. Le cose invece pare che non funzionino così a livello di politica economica: la colpa nel sentir comune è del dottore.
L'autore dell'articolo puntualizza poi che non sia stato l'avvento di Monti a fare calare lo spread, bensì l'acquisto dei titoli nazionali da parte della BCE: è vero, ma "dimentica" di dire che tale acquisto è subordinato al risanamento del bilancio e che la BCE non avrebbe MAI prestato soldi all'Italia se questa avesse continuato a presentare deficit di bilancio di oltre il 5% come gli ultimi governi Berlusconi, ben oltre il tetto già generoso del 3% imposto dalla comunità europea. Il grafico seguente mostra insindacabilmente tutta la gravità delle "allegre" gestioni finanziarie dei governi passati, soprattutto negli anni '80, dove non si aveva però la percezione di quanto sarebbe stato grave il problema del debito, e poi durante i governi Berlusconi in epoche recenti. Addirittura Craxi nel 1985 riuscì a creare nuovo debito per una cifra che ammontava a ben il 12,4% del PIL: è vero che il tetto del 3% non era ancora in vigore, però non serviva un genio a capire che un tale tasso di crescita del debito fosse insostenibile. Berlusconi invece si accontenta di un dignitoso 5,45% in piena epoca euro, corrispondenti però a ben 106,7 MILIARDI di € di debito creato in un anno, il 2009.
In pratica, Monti ha fatto il "lavoro sporco" che un politico non avrebbe potuto fare. Il fatto è però che nessuno avrebbe mai dovuto aumentare le tasse così tanto se non si fosse abusato del debito e dei soldi prestati, soprattutto per finanziare privilegi e marchette elettorali.
Tutto questo non vuole, sia chiaro, essere una celebrazione dell'operato di Monti. Come ho scritto nei post precedenti, le soluzioni migliori per lenire le pene del debito possono trovarsi nella nazionalizzazione dello stesso e nel taglio degli sprechi della spesa pubblica. Invece Monti ha optato per l'aumento orizzontale delle tasse, con ovvi effetti deprimenti sulla già malconcia economia nazionale. Professore, per questa volta è BOCCIATO!
Comunque voglio fare i complimenti a questo tale Alessandro Greco per come sia riuscito ad accumulare una grande quantità di informazioni ben confuse nel suo post, alla fine è riuscito a buttarla in fuffa e far passare a molti il concetto che quello dello spread sia stato tutto un complotto, che il debito non sia un problema e che invece lo sia l'euro. Un capolavoro di supercazzola.

Lei dissente. Ma i numeri e i fatti riportati da Greco sono molto più convincenti della sua ipotesi del diabete per via degli zuccheri. Ci vorrebbero numeri e fatti per fare affermazioni come le sue. Con cordialità.
RispondiEliminaLei dissente. Ma i numeri e i fatti riportati da Greco sono molto più convincenti della sua ipotesi del diabete per via degli zuccheri. Ci vorrebbero numeri e fatti per fare affermazioni come le sue. Con cordialità.
RispondiEliminaSalve Stefano,
RispondiEliminaper quanto riguarda i numeri, a suo tempo feci l'elenco degli sprechi di denaro pubblico qui
http://idee-chiare.blogspot.it/2013/08/la-spesa-pubblica-in-italia-in-tempo-di.html
e un'analisi del problema debito, di chi lo avesse creato e alcune idee su come uscirne senza affossare l'economia qui
http://idee-chiare.blogspot.it/2013/09/debito-pubblico-di-chi-e-la-colpa-come.html
e comunque nessuno può negare che quelli del debito siano solo soldi buttati e che non facciano crescere l'economia: come può aiutare la crescita qualcosa che toglie liquidità dal sistema? I "numeri riportati da Greco" sono un elenco ben confuso d'informazioni che portano alla conclusione sbagliata. Lui porta un sacco di fatti, molti dei quali corretti, ma il filo conduttore è bacato dal concetto di fondo del complotto del FMI e dell'Europa ai danni dell'Italia. E' vero che svalutando la lira avremmo favorito le esportazioni e che non possiamo più farlo, però parimenti dobbiamo importare molto dall'estero, soprattutto energia, e questo vanificherebbe almeno parzialmente il vantaggio della moneta debole. E comunque gli sperperi di denaro pubblico erano pesanti già con la lira: non se lo ricorda nessuno il "prelievo forzoso" sui conti in banca operato da Amato nel '92? Lo hanno fatto perché "andava tutto bene con la lira" o effettivamente il debito era un problema già allora? Il problema grave è che prorpio Berlusconi ha ripreso l'allegra gestione di stampo Craxiano, alla faccia dei vincolo dell'EU che invece ci avrebbero evitato questo strazio, se li avessimo rispettati.
Saluti
Alessandro
P.S."l'ipotesi del diabete" è una metafora per spiegare la reazione dell'italiano medio alla "cura Monti" e NON per spiegare le ragioni tecniche della crisi, ovviamente.
RispondiEliminaSaluti
Alessandro Z.